Intervista a Nathalie Rajawasala

Nathalie Rajawasala è una dolcissima e talentuosa danzatrice originaria dello Sri Lanka, attiva in Italia da anni ormai e nota con il suo gruppo “Rajawara Dance Group”, presente in moltissimi festival e eventi nel nostro Paese e in Europa.

Come ti sei avvicinata alla danza?

Mi sono avvcinata alla danza all’eta di 3 anni, perché fin da piccolissima mi è sempre piaciuta la musica e avendo una vera e propria passione per il ballo mia madre pensò di iscrivermi ad una Accademia di danza dove ho studiato fino all’età di 10 anni. Successivamente feci domanda per entrare in un’altra scuola, seguendo quello che era il mio talento e mi ricordo che il maestro disse che ero troppo piccola per far parte di quella scuola in quanto era solito insegnare a persone più grandi. Io mi offesi e mossa da orgoglio mi misi in mezzo alle ragazze più grandi e iniziai a far lezione con loro. Il maestro si stupì perché nonostante non conoscessi la coreografia ballai come loro e così decise che ero pronta per essere ammessa in quella scuola. A 10 anni mi trasferii in Italia e fin da subito capii che mentre la danza nel mio Paese d’origine cioè il Sri Lanka è fondamentale ed è una vera e propria materia scolastica, in Italia è diverso. In Sri Lanka danno un’enorme importanza alla danza e alla musica, e così tutti gli anni quando tornavo nel mio Paese ho continuato a frequentare corsi di perfezionamento senza smettere mai di apprendere. Nel 2005 sono stata per la prima volta in india e ho fatto un corso di bollywood a Mumbai, poi in Sri Lanka ho continuato a studiare sia lo stile Bollywood sia il Bharata Natiyam. Negli anni ho sempre cercato di migliorare da sola e per quasi tre anni ho studiato danza classica indiana dalla Maestra Lucrezia Maniscotti a Milano, bravissima insegnante. Per me all’inizio era solo una passione, un divertimento, mi chiedevano di esibirmi in feste e a spettacoli e non mi sono mai tirata indietro, ma non pensavo potesse diventare una professione. Una volta diventata più grande però ho iniziato a lavorare per un’agenzia di spettacoli, per poi arrivare nel 2013 alla decisione di aprire un mio corso a Milano per insegnare Bollywood. Il mio obiettivo era quello di fondare un mio gruppo e volevo che le ragazze imparassero il mio stile che è semiclassico. Da anni ormai vado in India per imparare il kathak, che è uno stile molto grazioso e roteante, con tanti giri veloci e battiti con i piedi; è molto difficile come tutte le danze classiche indiane.

Dal 2014 il mio gruppo ha fatto un buon progresso, ora lavoriamo a Lugano in un ristorante in cui promuoviamo la nostra cultura. Prima lavoravo come cameriera, il mio sogno era di vivere con la danza, ora finalmente sono riuscita a raggiungere questo obiettivo.

Mi sento molto fortunata, ho messo tanta forza e volontà per raggiungere il mio scopo, anche grazie alle persone che mi sono state vicine, la mia famiglia e il mio compagno, le mie amiche e tante persone indiane che mi supportano e che hanno creduto in me. Senza di loro io non sarei arrivata dove sono ora e ringrazio tutti. Sono felice perché faccio una cosa che mi piace e in cui metto il cento per cento di impegno.

 

Quali obiettivi stai perseguendo attualmente e quali sogni hai nel cassetto?

Ho già raggiunto tanti traguardi, ho il mio gruppo, il mio sito, ho creato la mia attività lavorativa dove promuovo la danza bollywood semiclassica in Italia e partecipo ai i Festival in tutta Italia. Lo scopo è far conoscere la mia cultura e un mio prossimo obiettivo è ballare il kathak che sto ancora studiando

Ho il sogno di aprire una mia Accademia a Milano per insegnare kathak e bollywood, e sto già pensando a come farlo, sarebbe per me la cosa più bella, oltre a farmi conoscere attraverso spettacoli in giro per il Mondo. Vorrei viaggiare sempre di più in Europa. Penso che sia un traguardo ancora distante ma fattibile. Vado tutti gli anni in India per imparare la danza classica in corsi intensivi e in quel periodo vivo come una ragazza indiana. Per un mese penso solo alla danza ed è bello perché il massimo della mia concentrazione è rivolta alla danza. E’ una sensazione molto forte, cerco di imparare il più possibile, sia dal punto di vista pratico sia teorico.

Sogno di ballare in un tempio indiano in stile Kathak; se il mio maestro me lo proponesse sarebbe un sogno realizzato. Mi alleno 3-4 ore al giorno per riuscire ad imparare bene il kathak al fine di insegnarlo e dopo aver conseguito un diploma in India finalmente potrò farlo. Una volta avuta l’abilitazione potrò aprire la mia Accademia ed allargare sempre di più i miei orizzonti.