Biografia

E’ membro riconosciuto del CID Unesco, International Dance Council, l’organizzazione ufficiale per tutte le forme di danza, in tutto il mondo, fondata dall’Unesco. E’ insegnante, coreografa e danzatrice, direttore artistico della compagnia di danza “Nadija’s Oriental Dancers®”. (clicca qui e vai al video), segretaria dell’associazione sportiva dilettantistica affiliata CSEN “La Pineta Planet Sport”.
Dal 2014 sperimenta lo stile “bellywood” che unisce danza orientale e danza indiana bollywood. Dal 2015 si specializza anche in Tribal Fusion Bellydance e Flamenco Arabo (clicca qui e vai al video).
Da anni si esibisce in manifestazioni ed eventi, piazze e teatri. Dal 2010 propone ogni estate l’evento “Soirée Oriental”, serate dedicate interamente alla promozione e divulgazione gratuita della danza orientale sul territorio ligure. Nel 2019 la Soiree è diventato il primo talent show dedicato alla danza orientale in tutte le sue forme.
E’ membro riconosciuto del CID Unesco, International Dance Council, l’organizzazione ufficiale per tutte le forme di danza, in tutto il mondo, fondata dall’Unesco. E’ insegnante, coreografa e danzatrice, direttore artistico della compagnia di danza “Nadija’s Oriental Dancers®”. (clicca qui e vai al video), associazione sportiva dilettantistica affiliata CSEN “La Pineta Planet Sport”.
Francesca Paglieri è Maestra in danze orientali diplomata FIPD, Ente italiano tecnici della danza. Per FIPD nel 2019 è stata istruttore e formatore.
Nel 2019 ha conseguito presso CSEN il diploma in istruttrice di ginnastica psicomotoria per l’età evolutiva. Si dedica infatti anche al gioco danza e alla psicomotricita’ rivolta ai bambini dai 4 anni.

Si è avvicinata alla danza fin da piccola, studiando varie discipline di ballo, dal modern jazz ai caraibici. Negli anni si è formata nella danza orientale, sotto la guida di Maestri di fama nazionale ed internazionale tra i quali l’algerina Farida Ferdjallah, dal Marocco Jamila Kroune e i celeberrimi Fifi Abdou (Egitto), Jillina (USA), Virginia (USA), Wael Mansour (Egitto), Maya Gaorry (Brasile), Zaza Hassan (Egitto), Randa Kamel (Egitto), e molti altri.


Francesca Paglieri ha approfondito la danza popolare marocchina e la danza classica egiziana.

 

 

Propone danze con cimbali, bastone, pugnale, spada, Ali di Iside, fan veils… Studia in particolare le contaminazioni tra la danza orientale, il samba e le danze caraibiche, proponendo lo stile “oriental latin samba”. Più recentemente si avvicina alle danze polinesiane di cui studia sia le movenze, sia la storia, indagandone il rapporto con la coreutica orientale.

Dal 2014 sperimenta lo stile “bellywood” che unisce danza orientale e danza indiana bollywood. Dal 2015 si specializza anche in Tribal Fusion Bellydance e Flamenco Arabo (clicca qui e vai al video).

 

Si è specializzata in danza orientale in gravidanza proponendo corsi gratuiti per le gestanti, anche in collaborazione con l’azienda sanitaria ligure e con la supervisione di ostetriche qualificate. (clicca qui e vai al video)

Francesca Paglieri nel 2011 si è diplomata anche istruttrice ufficiale di Zumba Fitness.

 

Francesca Paglieri non è solo una danzatrice, ma anche giornalista e saggista. E’ laureata al DAMS di Imperia, specializzazione spettacolo.

Dal 2005 è iscritta all’Ordine dei Giornalisti della Regione Liguria. E’ direttore responsabile della rivista on line “In poche righe. Dal mondo dei libri”. Ha scritto di cronaca collaborando con diverse testate e in particolare con il settimanale La Riviera. Si è poi specializzata nel settore cultura e spettacoli approdando al giornalismo di approfondimento sulla Danza.

Ha all’attivo diverse pubblicazioni tra cui i saggi “Ritratti. Un secolo di lavoro ad Imperia”, “La donna nei society dramas di Oscar Wilde” e “Alessandro ed io. La vita bella di Adele Morelli Natta”, “Danza Orientale: emozioni in movimento” tutti editi da Ennepilibri. Ha inoltre scritto il saggio inedito “Da Ishtar a Laka. L’incontro tra danze orientali e danze polinesiane” (Ennepilibri 2011). Questi testi sono entrati a far parte della biblioteca virtuale dell’Unesco.